Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

venerdì 29 luglio 2016

IL PASSATO CHE RITORNA

Due link, sui quali consiglio caldamente di cliccare.


Attraverso il primo  si può riascoltare la puntata, andata in onda il 10 febbraio del 2010, di una bella trasmissione radiofonica, Invito personale, della quale Mimmo fu ospite. Alla luce della pubblicazione di Piccoli cambiamenti, risulta quanto mai attuale, perché, sarà chiaro fin dai primi minuti, è animata dallo stesso spirito festoso di una bella festa di compleanno in cui si invitano gli amici più cari.
http://www.wr7.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-034ac059-6d5c-4ada-ab5b-a2260c122352.html 


Attraverso il secondo si ha la possibilità di accedere a un vecchio post, che scrissi proprio dopo aver ascoltato la trasmissione, dal quale traspaiono l'entusiasmo e l'energia propri di un fresco innamoramento. Pezzo lungo, molto lungo, come accadeva allora, ma di scorrevole lettura. 
http://folgoratadaunapiccolaluce6.blogspot.it/2010/02/notte-alta-e-sono-sveglia.html


L'ampia camicia  bianca di lino e il lussuoso panama sono veramente eleganti, ma... non appaia irriverente la speranza di vedere esaudita una mia grande curiosità. Quale? L'immagine che segue può fornire utili indizi... 






sabato 23 luglio 2016

SENZA TITOLO

Prima di affrontare un eccitante sabato mattina denso di lavatrici, scope elettriche, panni antistatici e olio di gomito, propongo altri undici minuti di chiacchiere di Mimmo in libreria, durante la sua recente discesa a Palermo. Manderò anche il mio curriculum per un posto di annunciatrice-intervistatrice: c'è bisogno di un ricambio generazionale all'incontrario.
Guardiamoci Mimmo, coraggio.

venerdì 15 luglio 2016

SOGNO O SON DESTO?

Non posso non condividere questo video straripante amicizia, euforia, entusiasmo, risate, applausi, sudore, baci, allegria. Mimmo si guarda intorno e si domanda "Sogno o son desto", oppure "Tutto questo sta capitando proprio a me", anche se qualcosa di simile gli era già accaduto, ma non in terra straniera, e si tuffa in quel marasma di stati d'animo e sentimenti, quasi con tutto se stesso, ma conservando una piccola percentuale di controllo e di lucidità che gli permette di non farsene travolgere. Qualcosa farò (Uomini, 1989***), è una delle mie canzoni preferite. Qui dentro ho anche tentato qualche interpretazione critica azzardata. L'ho fatta a pezzi e poi l'ho ricomposta. A proposito di canzoni che quando le ascolti ti emozionano di più... 
Le tonalità di rosa e di azzurro non sono proprio uguali uguali a quelle delle sagome, ma spero si apprezzi la buona volontà.
*** Mi ero distratta: Uomini è del 1995.



sabato 9 luglio 2016

LINK PER I CURIOSI

Che desiderano ardentemente vedere delle belle foto d'autore del Cantante nell'esercizio delle sue funzioni, ma non hanno nelle vene sangue di segugio.

https://it-it.facebook.com/media/set/?set=a.1778954942342157.1073741925.1543154032588917&type=3

mercoledì 6 luglio 2016

SOLO VOCE

Dopo tante interviste video, alcune realizzate nello stesso ambiente, una stanza con foto in bianco e nero alle pareti e mobili da ufficio chiari, e un uomo morto in un angolo (dove siamo?), ecco di nuovo Mimmo solo voce, ospite di una trasmissione radiofonica. Vogliamo parlare ancora di Mimmo e della radio? No, pietà, mi astengo avendo dedicato all'argomento pagine e pagine. Qui dentro c'è una miniera d'oro, e chi lo desideri, può scavare.

Ecco il link, ascoltate. 

lunedì 4 luglio 2016

MILAN

C'è sempre qualche anima buona.





In effetti Mimmo, soprattutto nel video seguente è alquanto ballerino. 




Chissà che dopo non abbia offerto agli astanti un ottimo panetùn artigianale fuori stagione, più in linea col suo modo di intendere e frequentare il cibo. 

Applausi scroscianti  (il critico presente gli dice in triestino te ga un mestier in man): quando canta Siamo noi ci mette sempre una passione particolare. 

sabato 2 luglio 2016

E OGNI STAZIONE E' UNA BUGIA...

Mi è apparso di nuovo in sogno, il Cantante, e non accadeva da molto. Non so se dare al segno una valenza positiva o negativa. Tanto per non ingenerare equivoci nel lettore , i miei sogni sono veri, non sono pretesti per scrivere, e venendo meno a ogni regola di bon ton, che raccomanda vivamente di non ammorbare il prossimo con i propri sogni, e anche esponendomi non poco, perché chi racconta i sogni si mette a nudo, lo condivido col lettore benevolo.
Siamo nella sala d'aspetto di una stazione di provincia, accogliente, piccola e vecchiotta, in un paese di montagna del Piemonte. La festa è qui. C'è il concerto conclusivo del Piccoli cambiamenti tour, ed è in uscita il singolo che dovrebbe anticipare l'album di inediti. C'è tanta gente e ci sono anch'io, e la piccola sala dove è allestito il palco non riesce a contenerla tutta. Molti dovranno stare fuori, e qualcuno ascolterà comodamente seduto dentro vecchie carrozze dismesse, ma tirate a lucido per l'occasione. Mimmo è particolarmente allegro, oserei dire euforico e accompagna il canto con il fido pianoforte, che, corre voce, è quello dove ha imparato i rudimenti dello strumento. Mimmo prima di iniziare il concerto e prima ancora di salutare, presenta le due coperte che hanno sempre protetto il pianoforte da polvere e traumi, nella casa paterna. Ecco due amiche fidate - dice - come sapete per me l'amicizia è importante. Inizia a cantare, non ricordo esattamente quali brani, ma dovevano essere pezzi veloci, perché non riesce a tenere i piedi fermi, anzi a un certo punto si alza e inizia a ballare, una commistione di danze popolari, un po' tarantelle, qualche accenno di ballo sardo e di sirtaki, e coinvolge il pubblico, anzi, si dirige tra il pubblico e trascina sul palco delle persone. Io per ora osservo, ma non ho un ruolo attivo. A un certo punto smette di cantare, apre il suo trolley e tira fuori delle scatole di latta di panettone, leva il coperchio e passa in giro a distribuirne dei pezzetti. A un tratto arriva anche da me, e mi porge la scatola, ma guarda altrove. Io tengo tra le mani qualcosa che evidentemente non posso mollare, quindi non posso prendere la mia porzione di panettone, e come se fosse la cosa più normale del mondo, ne addento una. Il Cantante mi fulmina con lo sguardo, si mette a borbottare qualcosa sulle maleducazioni della gente, e allora reagisco e sbotto anch'io. Non vedi che ho le mani impegnate? E se proprio vuoi saperlo questo panettone è pessimo, vecchio e secco, del peggior tipo in commercio al discount. Per una festa di compleanno così importante, se proprio volevi offrire qualcosa, potevi sforzarti un po' di più, altrimenti sarebbe stato meglio niente. Gli altri sono tutti contenti e sembrano gustare parecchio il panettone. 
Comunque finale a parte, al concerto mi sono divertita molto. Forse ho anche ballato.

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