Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 29 gennaio 2015

I SUD DEL MONDO




Ho appreso solo oggi che Mimmo è stato il vincitore di una delle sezioni del Premio Palmi 2013 (13 e 14 dicembre), precisamente della Sezione internazionale I sud del Mondo.  Egli non ha ritenuto opportuno, a suo tempo, darne comunicazione nella sua pagina, forse per una forma di pudore (tra il 2012 e il 2013 è stato molto premiato), o semplicemente perché non gli andava. Non è di quelli che raccontano tutto. Andando contro i miei interessi di agiografa, condivido. Mi fa sempre piacere quando scopro, talvolta casualmente, qualche aspetto su cui non ero informata. Non conosco le motivazioni che hanno portato a proporre la candidatura di Mimmo proprio all'interno di quella sezione, ne' quelle che hanno portato all'assegnazione del premio. Avrà a che fare col suo essere  e sentirsi profondamente uomo del sud, avrà a che fare con una sensibilità particolarmente attenta a quanto avviene nei vari sud del mondo, che investe e riguarda tutto il mondo, avrà a che fare con Idra che di un aspetto del malessere del sud del mondo racconta, avranno letto il suo racconto sul mancato viaggio in Africa, potrei continuare ma di fatto non so... Ho trovato, all'interno di una rassegna stampa della CGIL della Basilicata, un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 23 dicembre 2013. Un bell'articolo che penso abbia onorato e lusingato il Premiato, per il contenuto, per la forma, perché pur ripercorrendone la carriera in lungo e in largo, non propone o propina un copia e incolla delle pagine del sito (cosa che mi capita spesso di riscontrare, e mi vergogno al posto di chi lo fa, magari pagato), ma, considerando chi è l'autore dell'articolo (anche di questo penso che il Premiato sia stato onorato e lusingato), un professionista affermato e  non un avventizio della scrittura, questo mi sembra il minimo. A uno così si possono certo perdonare piccole imprecisioni, che popolano l'articolo, ma non stiamo a cercare il pelo nell'uovo. Finalmente ho letto un pezzo decente su Mimmo, scritto in tempi recenti. Non so se lo scrittore autore dell'articolo (che era anche in giuria) e il Premiato già si conoscessero. Quasi coetanei, uomini del sud, sicuramente avranno avuto qualcosa da condividere durante la loro conversazione, e non solo. Imprecisioni a parte, qualche tono un po' enfatico. 
Incontro un cantautore abruzzese che da tempo ha rinunciato all’arte canora per fare altro, non dico qualcosa di più impegnato o di più importante, dico altro, nel senso di un lavoro più rischioso, che ha a che fare con il sangue e con i corpi, il chirurgo. Dal microfono al bisturi, dal pianoforte al tavolo operatorio, un uomo che mi ricorda Enzo Iannacci e in narrativa Tobino e Levi. Punti di vista. Tutti i personaggi citati si sono laureati in medicina, solo due hanno esercitato, Levi, a parte una esperienza di qualche anno a Torino subito dopo la laurea,  non svolse più la professione, se non nel periodo del confino, dove le condizioni glielo imposero (si sentiva impreparato, chiese lumi alla sorella, lei si, medico nel senso stretto del termine, preferendo di gran lunga letteratura e pittura), ma sono profondamente diversi, ogni caso è un caso a sé. 

Come, Mimmo ha da tempo rinunciato all'arte canora e io non me n'ero accorta? La questione è nota a chi lo segue, e non è il caso che mi metta a riassumerla. Non credo che le sue canzoni siano un po' alla Tizio o Caio, ma semplicemente sue. Non conosco canzoni sue scritte con  Britti. 
Cito ancora dall'articolo Un uomo che scopro oggi diviso tra impegno musicale (ah, ecco, allora non aveva smesso di calcare i palchi)  chiamata sociale immediata e che ha finito col far prevalere la vocazione più stringente. E alla fine gli danno premi proprio per questo, per la scelta di essersi impegnato a salvaguardare la salute e il benessere dei malati (quali premi? quello di Palmi? e se si, che c'entra questa motivazine con i sud del mondo, e poi per un medico impegnarsi a salvaguardare la salute e il benessere dei malati non dovrebbe essere la norma???) 
Per chi volesse leggere l'articolo, sfogliare il Pdf, dopo alcune pagine ci appare. Si intitola, indovinate un po': Mimmo Locasciulli, cantante e chirurgo.
http://www.cgilbasilicata.it/wp-content/uploads/2013/12/23_12_2013.pdf

sabato 24 gennaio 2015

CONFUSA E (IN)FELICE

Tra mille pensieri e mille faccende ascolto distrattamente la radio. Va in onda una trasmissione che mi piace e che se posso, seguo. Oggi c'è Carmen, che regala una versione live di quella che continua a essere per me la sua canzone più coinvolgente. Di lei ho parlato in uno dei miei primi post, ma ripeto volentieri ciò che penso: bella di una bellezza intensa e non convenzionale, intelligente e seria senza essere seriosa, quindi capace di ironia, piena di talento. Come sappiamo Mimmo si è sempre espresso nei suoi confronti in termini lusinghieri, le ha sempre manifestato grande stima. Spero sussista.

Pertanto: il video di Confusa e felice, non quello ufficiale, ma quello di Sanremo 1997, dove una giovanissima Carmen presentò la canzone. Ha un bel taglio di capelli, quello che avrei voluto mi facessero ieri, invece come al solito mi hanno storpiato. Temi frivoli nei quali mi rifugio quando sono confusa e (in)felice. Non dimentico, tuttavia, di coltivare il mio dono più prezioso, l'ironia, alla faccia di infelicità e confusione. Chi ha orecchie per intendere intenda, farò sempre di tutto per essere seria, ma non sarò mai seriosa, ne qui, ne' altrove.

A presto.

martedì 20 gennaio 2015

AVREI TANTO VOLUTO...

dedicarmi con passione alla stesura di uno scritto intitolato Mimooo (come lo chiamano i suoi amici americani) al MOMA, sviscerare la sua passione per la fotografia, in particolare per il bianco e nero (non è casuale la scelta della visita alla mostra di Weegee (Arthur Fellig), e partendo dall'immagine che ci mostra lo stesso Fellig sdraiato sul letto del suo studio, parlare di un tema che mi affascina molto, quello degli studi d'artista, e magari ricorrere alla solita immaginazione per raccontare, senza averne mai visto uno nemmeno in una foto, dello (degli), studi di Mimmo, anzi per cercare di descriverli palmo a palmo, ma il mio tempo a disposizione è scaduto. Alla prossima occasione, senza dover contare i minuti.

mercoledì 14 gennaio 2015

CIOÉ... INSOMMA

A me quel cioè, forse non proprio correttissimo se usato per introdurre un testo, perché come Mimmo sa da molto prima di me, servirebbe a esplicare un concetto precedentemente enunciato, era piaciuto,  mi aveva suscitato simpatia. Il ricorso a quella parolina, per essere precisi una congiunzione, che tanto andava di moda quando ero giovane, ed era usata, o meglio abusata, appunto, soprattutto dai giovani, anzi dai cciovani, mi ha messo di fronte un Cantante giovane, pieno d'entusiasmo, in questi giorni lontano, ma comunque vicino, felice di comunicare la gioia che gli ha dato trascorrere una serata non programmata in un locale in cui era entrato per caso, magari solo per bere qualcosa, e invece quello che ha trovato, la musica, l'ambiente, la birra, gli sono piaciuti e la sosta si è piacevolmente protratta. Mi è piaciuto tanto quel cioè, e non mi è piaciuto quell'insomma, che ha rappresentato un ripensamento, un ragionamento su qualcosa di istintivo e spontaneo. 

Cioè, insomma, Norah Jones era nel locale, si dice, ma non si vedeva. 

Ci penso io, te la materializzo all'istante. Eccola qui. Non è sola, è venuta con un gruppo di amici, una band pazzesca, come dici tu, perché pensa che questo connubio tra lei e loro possa incontrare i tuoi gusti. Canta una sua versione di Jolene, una delle canzoni da me più amate, e più ascoltate, anche nella versione originale di Dolly Parton. Una storia straziante e comune, tema ricorrente di molte canzoni, qui trattato con efficacia e passione particolari, e di molte vite. Nella vita, talvolta i ruoli sono interscambiabili. A volte può capitare alla stessa donna di essere Jolene, magari meno bella, altre di essere la donna disperata che implora l'altra di non portarle via l'oggetto del suo amore. Accade anche questo, di implorare, anche se alla fine, che ce ne facciamo di uno che ci sta accanto, mentre pensa alla Jolene di turno?... 

Oggi Folgorata si è messa a pontificare sull'amore...

Ascoltiamoci Jolene, che, insomma, è molto meglio .



venerdì 9 gennaio 2015

BON VOYAGE!



Le mani sul volante
Sapessi almeno chi mi fermerà...

Le mille luci di New York viste dall'auto di un guidatore innamorato (della città).
Non so se sono perseguibile per questo reato, ma in certi casi non resisto, rubo e ri-posto le foto...

E qui parte un'altra citazione canora:

And you can hear it in my accent when I talk
I'm an aprutishman in New York 


Col titolo del libro divenuto film siamo alla terza citazione. Sarà il caso che mi fermi?



venerdì 2 gennaio 2015

LA VOCE DI UN "MARE NERO"


Davvero non avevo intenzione di parlare, almeno per il momento, del contributo di Mimmo alla realizzazione dell'album Bellandare, di prossima uscita, dell'artista siciliana Aida Satta Flores. Da un bel po' di tempo, sono sempre molto in dubbio quando si tratta di "tirare in ballo" altri, e se lo faccio, in genere mi limito a Numeri uno internazionali che Mimmo ammira. Una sorta di omaggio, insomma. I riferimenti ai nostri sono, sempre da quel po' di tempo di cui sopra, discreti e limitati.

Non conoscevo, se non per lontane reminiscenze, Aida, e confesso di essere entrata a curiosare nella sua pagina solo perché qualche volta, ho trovato alcuni suoi commenti nella pagina di M. 

Come tutti gli artisti Aida, alla quale mi accomuna l'età, l'insularità e un altro aspetto che però attiene alla sfera privata e non artistica (e quindi sorvolo), può piacere o meno, ma non le si può non riconoscere un grande entusiasmo, e una grande passione che profonde a piene mani in tutto ciò che fa. Da ciò che scrive emerge l'immagine di una donna spontanea e autentica, che va per la sua strada al di là delle mode, in una sua personale ricerca del bello. Ecco ciò che ha detto di Mimmo in una recente intervista. Lo riporto e condivido anche il video di Tacco e stacco, il singolo che ha anticipato l'uscita dell'album. Per completezza, riporto anche il link dell'intervista. http://it.amolamusica.com/int…/aida-satta-flores-intervista/


Impressionante e magico Mimmo Locasciulli: venne in studio per duettare dentro ad una canzone che avevo pensato per noi due. Ha duettato, ha suonato il pianoforte a coda dentro altre due canzoni, ha fatto il “coro”, e ha anche interpretato la voce di un “mare nero”... dentro ad un’altra canzone. Fosse stato per lui, avrebbe fatto anche altro…ed io ne avrei goduto.


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