Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

domenica 27 aprile 2014

UN, DUE, TRE

Tre video per la stessa canzone, tre modi di interpretarla: nel primo entrambi gli autori, accompagnati da un nutrito gruppo di suonatori, nel secondo Mimmo, nel terzo, Enrico.
Tre momenti parimenti godibili nella loro diversità e nei mutamenti del tempo.
In genere non ho difficoltà ad accettare le canzoni riproposte in versioni mutate rispetto all'originale, ma in questo caso, e temo che sia un fatto meramente affettivo e non artistico, sono legata al passato e quindi voto per il primo video. Se devo dirla tutta, amo oltre misura la versione del live Confusi in un playback. Quello è davvero un album che mi dà stordimento, per cui ne centellino l'ascolto. 

Tutte le volte in cui ho guardato il primo video, che racconta di una esibizione durante una storica trasmissione della  domenica pomeriggio, del tempo in cui il disco uscì, mi coglie una malinconia profonda, che quasi sconfina nella tristezza, per motivi che non riesco neppure bene a mettere a fuoco. Riesco tuttavia a non farmi travolgere concentrandomi sulla canzone. Il conduttore, che non c'è più e ricordo come una persona perbene, definisce i due cantanti "una coppia che ha un rapporto garbato con la vita e con la musica".

Il secondo video è riferito al concerto di M. nella sua città natale, in occasione della festa d'ingresso nel famoso club dei borghi più belli d'Italia (8 luglio del 2012). Per due anni di seguito un concerto nella sua amata città.  

Nel terzo video, anch'esso piuttosto recente, ecco Enrico, che canta sommerso dai cori e dai commenti degli astanti, giovani donne in particolare, a onor del vero, che programmano un incontro ravvicinato da immortalare con una bella foto ricordo, dopo il concerto. Si saranno genuflesse davanti al mito canoro come feci io davanti a Mimmo quando, avvolto da un'aura quasi mistica, mi apparve per la prima volta? Mi sta divorando il dubbio: mi sono davvero prostrata ai suoi piedi o l'ho solo immaginato?

L'artista sembra moderatamente divertito. 
Per un momento ho temuto che dopo essersi levato la giacca e arrotolato (qui da noi nel sud dell'isola si dice arremangau, una parola molto divertente, che spesso indica un arrotolamento che precede una rissa) le maniche della camicia, proseguisse con la svestizione. Si è fermato.

Ecco, di seguito, i tre video. 

Ruggeri Locasciulli Champagne Molotov ," Confusi in un playback"

Mimmo LOCASCIULLI - Confusi in un Playback - Live da Penne (PE)

Confusi in un playback

venerdì 25 aprile 2014

CONGIUNTURA NEGATIVA

Saputo fuori tempo massimo che il 23, alle ore 20,30, Mimmo sarebbe stato ospite di una trasmissione dell'emittente televisiva romana Città futura Tv, intitolata Mi ritorna in mente, sono entrata di corsa nel sito, per vedere se ci fosse, per me, qualche possibilità di rimediare all'assenza. Donna baciata dalla sorte, mi son considerata, dopo aver visto che le possibilità erano due: la prima il 24 alle 22, e la seconda il 30 aprile, alle 14, senza contare che, dopo, la puntata  resta disponibile e i drogati come me possono vederla ad libitum. Io però, proprio perché ho questa forte dipendenza, non ho atteso oltre e ieri sera mi sono preparata con tutti i rituali del caso, per trascorrere una mezzora di gioia perfetta. Per una congiuntura negativa di natura tecnologica, non so se dovuta al caricamento del video o alla mia connessione, la gioia perfetta si è trasformata in incubo. Il filmato si inceppava continuamente, potevo sentire una parola si e trenta no, ma nonostante la sofferenza, da fan assatanata, come direbbe Mimmo, rimanevo abbarbicata al computer, e nonostante i numerosi tentativi, anche fisici e violenti, perpetrati sulla macchina infernale, al fine di tentare di sbloccarla, non c'è stato niente da fare. Il senso del discorso l'ho colto ugualmente, avendo ormai sentito una quantità spropositata di racconti di Mimmo, e nell'ordine: sono stata felice una volta di più della mia aristocratica scelta di non essere la narratrice delle gesta di un cantante nazional-popolare; un po' dispiaciuta, ma solo un po', di avere la certezza che quello che ho capito io delle sue canzoni potrebbe essere l'esatto opposto di quello che ha voluto dire Lui; invidiosa marcia di quella signora che sedeva sul divano e faceva delle domande di cui ho captato solo qualche brandello, incuriosita e compiaciuta di poter visitare, non vista, il salone in cui si svolgeva la conversazione e di coglierne i dettagli, e last but not least, ancora più compiaciuta di posare l'occhio sugli stivaletti nuovi di Mimmo. 
La prossima volta andrà meglio - mi son detta dopo aver capito che la trasmissione era giunta alla fine - tra qualche giorno ci riprovo. Ho spento il computer e mi sono messa a pensare. 


domenica 20 aprile 2014

DOMENICA MATTINA

Non so perché mi sia venuta in mente proprio questa canzone, in questo mattino domenicale doppiamente festivo, forse per una associazione di idee tra il titolo e le campane di Pasqua, che suoneranno gioiose. 
La canzone, nel cui testo riecheggia, tra l'altro, il riferimento ai cruenti avvenimenti (il massacro etnico in Ruanda) di cui ricorre quest'anno il ventennale, in cui l'uomo si è accanito ferocemente contro l'uomo,  ed anche la testimonianza di un comune sentire tra i due autori, che si era espresso in momenti e sedi separate, per quel magico o semplicemente casuale gioco di coincidenze,  confluendo in un secondo momento nel progetto creativo comune, è stata  pubblicata nel 1995 all'interno dell'album Uomini.    
Il video proposto ci mostra il Cantante, in un giorno di pioggia e di festa di tre anni fa, felice di dedicare un bel concerto ai suoi concittadini.

IL SUONO DELLE CAMPANE

mercoledì 16 aprile 2014

CAMBIA LA MUSICA, SI SCIOLGONO NUOVE CAMPANE



Ieri ho trascorso molto tempo al computer, nel senso che ci sono rimasta incollata diverse ore di seguito. in genere, a meno che non debba scrivere, mi posso anche affacciare di frequente, ma solo per pochi minuti. Sono caduta in una sorta di trance negativa, della quale non ero per niente contenta, ma andavo avanti in maniera ossessiva a scavare la miniera e non riuscivo a staccare. Ho trovato molte notizie e immagini del Cantante, ma, se qualche anno fa mi sarei fiondata subito a rielaborare il risultato delle mie ricerche, ora non mi pare più opportuno farlo, anzi mi suscita un certo disagio, mi appare come un'intrusione nei fatti suoi, per quanto già resi impietosamente pubblici. Prima della ricerca ossessiva, e quindi senza nessuna relazione con essa, avevo scritto un pezzo che mi sembrava gradevole e anche divertente, e forse avrebbe potuto stupire il mio Cantante che ama essere stupito, non so però se in senso positivo o negativo. L'ho letto e riletto e poi ho deciso che non voglio stupire nessuno, che ho scritto per me, perché scrivere è esercizio e terapia, e ad essere un po' retorici, disciplina e passione... Insomma il mio pezzo è finito con altri cinquanta consimili nel limbo delle bozze, senza nessun rimpianto, così come in altri limbi finiscono le canzoni che qualcuno compone (proprio qualche giorno fa ho seguito con interesse  un artista milanese che ha scritto anche con e per M., raccontare della sua abitudine di scrivere quotidianamente, come forma di esercizio, e non necessariamente ai fini di una pubblicazione), che rimarranno nei cassetti o nelle memorie dei computer.  
Non voglio stupire nessuno, ma essere molto molto scontata e prevedibile, ricordando che manca solo un giorno al concerto bolognese. Dopo temo che almeno per un po', la musica avrà un ruolo sempre più marginale, perché cambia la musica e si sciolgono nuove campane, anche se vorrei sbagliarmi. Mimmo, non ho dubbi, è fortemente motivato nel suo nuovo percorso, e ha di sicuro un sincero desiderio di impegnarsi per la sua terra, ma al pari, a mio avviso, si è buttato in questa avventura perché aveva bisogno di nuovi stimoli.

A Bologna con Mimmo ci sarà anche Matteo, che ha lavorato parecchio ultimamente. Sul suo canale Youtube ci sono  i suoi lavori, e tra questi diverse musiche che si sono sentite spesso nei mesi scorsi, perché hanno accompagnato i vari spot per il pagamento del canone Rai. 
Mi fa piacere proporre il video di un altro spot, molto meno noto, che vede ancora Matteo come autore delle musiche.


venerdì 11 aprile 2014

Mimmo Locasciulli "Gli Occhi" - Teatro Estense,Ferrara 25.10.2013 (6)

GUARDAMI NEGLI OCCHI


Non può mancare un video in cui Mimmo canti, dal vivo, una delle sue canzoni più note, un classico nella accezione più pura del termine: "Gli occhi". Pubblicata per la prima volta nel 1982, all'interno del mitico (ci risiamo!) "Intorno a trentanni", la canzone, riproposta dal suo autore anche in "Delitti perfetti" e in "Aria di famiglia", e nell'album live "Confusi in un playback", con una presenza pressoché costante in scaletta durante i concerti, è di quelle che lascia il segno negli animi sensibili, e aiuta quelli che sensibili lo sono di meno, ma che abbiano un poco di attitudine, ad esserlo un po' di più. Per una canzone così pura, non c'è bisogno di far ricorso ad aggettivi roboanti per definirla, perché quello più adatto è molto comune, e molto semplice: bella.
"Gli occhi" - recita un detto noto a tutti - "sono lo specchio dell'anima". In tante occasioni, osservando le sue foto,  l'ho guardato a lungo negli occhi, il Cantante, per cercare di leggergli dentro. Mi sono soffermata a lungo dentro i suoi occhi, ad esempio, nella foto che attualmente accoglie il visitatore nel blog, come mi sono soffermata sui suoi occhi, in quelle poche volte in cui brevemente l'ho avuto davanti a me. Ci ho letto quello che è espressione della sua soggettività, oggettivamente, o ci ho letto il portato della mia soggettività? Difficile stabilire il confine, e le due cose sono in stretta connessione: sono occhi che possono accarezzare, ma anche ferire, scaldare o gelare, manifestare gioia e tenerezza, ma anche mandare lampi di indignazione e disappunto, come quelli di chiunque affidi allo sguardo la funzione di comunicare stati d'animo. Occhi eloquenti, occhi espressivi.

Semplificando molto, ci sono tre o quattro aspetti che reputo fondamentali perché una persona che ancora non conosco, uomo o donna che sia, possa colpirmi positivamente: la capacità di guardare negli occhi l'interlocutore, la stretta di mano, la voce e il sorriso. Occhi che hanno difficoltà a incontrare quelli dell'altro, a parte casi di timidezza estrema, non sono mai un buon segno. Mani molli e sfuggenti, pure. Mani che non riescono a dosare l'eccesso di energia, anche. Mi sono ritrovata in più occasioni con la mano stritolata da strette eccessivamente vigorose; questione di equilibrio, questione di giusta misura, come in tante cose.

Semplificando ancor di più, a uno stadio di conoscenza più approfondito, non riesco a trovare intesa con chi non sappia lasciarsi andare al piacere di un buon bicchiere di vino, eccezion fatta per minori, o per gli ex alcolisti che devono necessariamente astenersi; con chi abbia un senso di sé troppo alto, o non abbia neppure un barlume di ironia o ancor meglio di autoironia. Ecco dove mi hanno portato gli occhi, perché partendo dagli occhi spesso si arriva lontano.

Il titolo del post è lo stesso di una canzone di Nada, che mi piace moltissimo.
E se a far compagnia al video della canzone del "Cantante del cuore", quello a cui ho dedicato e dedico un affetto e un'attenzione speciali, nonostante (per fortuna) qualche volta sia lontano dal mio sentire, inserissi anche un'intensa versione live di "Guardami negli occhi"? 




mercoledì 9 aprile 2014

MIMMO LOCASCIULLI & BÜNE HUBER - "Hotelsong"

L'ORACOLO DI DELFI



Il video che Mimmo ha pubblicato oggi, è stato per me un grande regalo. Mi ha reso veramente felice, come le piccole cose belle spesso sanno fare. E dire che nel mio solito giro di perlustrazione in internet, stamattina, io che in genere consulto la pagina di M. come fosse l'Oracolo di Delfi (ed in effetti, per essere in linea con l'oggetto del paragone, attraverso molti dei suoi spunti, tento si, di conoscere meglio lui, ma conosco anche meglio me stessa), me ne sono dimenticata. Mi sembrava che ci fosse ancora qualcosa da vedere, prima di spegnere il computer, e non riuscivo a mettere a fuoco cosa. Preoccupata da questi vuoti di memoria, da queste assenze, giorni fa sono entrata in un sito (serio) che tratta di Alzheimer, e mi sono sottoposta a un test per verificare le mie capacità cognitive (una di quelle cose fai da te, che in genere i medici non approvano). Promossa a pieni voti: capacità cognitive ottime. Tornando a stamattina, dopo dieci lunghissimi secondi, mi sono ricordata la tappa mancante nella mia passeggiata virtuale: mi sono precipitata da Mimmo e ho trovato il video. Questo è da condividere - mi sono detta - e guarda un po', ho fatto un'altra scoperta: cliccando sull'iconetta di quella entità misteriosa che risponde all'appellativo di Blogger, mi sono ritrovata all'istante il video nelle mie bozze. Queste cose i blogger veri, quelli esperti, le sanno tutte, io no, ma c'è un tempo per ogni cosa.
Il video si commenta da solo, non c'è bisogno di conoscere le diverse varianti di Schwyzerdütsch, (un po' di sfoggio... per darmi arie) perché se non si colgono le singole parole pronunciate da Büne, si coglie l'affetto, la complicità, la gioia di ritrovarsi e di stare insieme, l'abbraccio di un pubblico partecipe, e anche che qualcosa di divertente è stato detto, perché tutti ridono. Mi è sufficiente. 

Ci tornerò stasera: il video sarà per me un ottimo viatico per una buona notte.

lunedì 7 aprile 2014

INSEGUI LA TUA STORIA OVUNQUE VADA





Ciascuno di noi dovrebbe sempre inseguire la sua storia ovunque vada. Non sempre se ne ha il coraggio, o la forza, o semplicemente la possibilità, ma se si riesce a farlo, si vive decisamente meglio.
Mimmo questo lo sa molto bene. Mi pare che lo abbia sempre fatto, di seguire il cammino che più gli pareva di sentire suo, e forse non sempre è stato così semplice, o liscio, o senza difficoltà, o senza conseguenze, però lo ha fatto, e credo abbia intenzione di proseguire sulla sua strada, pur sapendo che non sarà un cammino facile. Perciò vai, amico, insegui la tua storia ovunque vada.

venerdì 4 aprile 2014

GLI AMICI RITROVATI



Era da tempo che non mi capitava di percepire, nel Cantante, uno stato d'animo così positivo, così gioioso, così entusiasta. Per scatenarlo quale migliore combinazione, se non un connubio esplosivo come l'amicizia e la musica, in salsa bernese? (Si, lo so che non c'entra niente con Berna, la salsa, è solo un gioco di parole.) Suona con i suoi amici bernesi, stasera, Mimmo, artista ospite nella serata finale del loro tour, nella cittadina di Murten: dalle foto scattate durante le prove, lo vediamo veramente molto coinvolto. Certo non sarà stato un invito dell'ultimo minuto, ma Mimmo in certi casi è bravissimo a non lasciar trapelare nulla, per coinvolgere inaspettatamente chi lo segue con un affetto che sembra ricambiato, con la condivisione in tempo reale di foto che documentano fatti e stati d'animo. E se è così durante le prove, non oso pensare che tasso di adrenalina ci sarà durante il concerto, tra non molto. 


Io che mi sono auto-investita non solo dell'arduo compito di narrarne le gesta, ma anche dell'alto incarico di catalogatrice delle sue camicie (arriverà presto, l'atteso post da tempo annunciato sugli outfit  - mi hanno rivelato che oggi si usa dire così - di Mimmo), sono stata molto felice di capire in quale occasione avesse indossato quella nera con le foglie d'oro, una camicia un po' da rocker, un po' da cantante da balera. Non scherzo, mi  sono soffermata a lungo su questo rompicapo, e non riuscivo a trovare una soluzione. L'occasione doveva certo essere un po' particolare, perché camicie così non si indossano tutti i giorni. E oggi ecco svelato l'arcano: è stato durante un concerto estivo con Büne & C., e da sola non ci sarei mai arrivata. 


Lasciando da parte le camicie, conviene puntare l'attenzione sulla musica, indiscussa protagonista di questa serata. 

Che ne dite di questa canzone, che si intitola Johnny, e sembra contenere una citazione? Mimmo, nel corso di una intervista, ne ha parlato in termini lusinghieri.



Insomma sarà un concerto "tosto" (rendo il concetto con un termine caro non a me, ma al Cantante) e trascinante, ma a tratti anche molto romantico.

Ormai il concerto sarà già nel vivo. A Mimmo l'esperienza con gli amici servirà per fare il pieno di energia. Al simposio previsto dopo l'esibizione, Morfeo non sarà presente, mentre è annunciata la partecipazione di Dioniso: sarà la divinità più celebrata, perché da quel che si intuisce, lo spirito che animerà la serata, sul palco e fuori, sarà proprio quello dionisiaco. Domani, intorno a mezzogiorno, intervisterò Dioniso per avere notizie di prima mano: giuro che lo farò.

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