Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

martedì 31 dicembre 2013

AUGURI!

                                   
                                 BUON ANNO DA FOLGORATA 

a chiunque si affacci qui. In particolare, alla mia fonte di ispirazione, auguro di continuare a divertirsi con la sua musica, di provare ancora, grazie ad essa, belle sensazioni ed ancora di suscitarle, di colpire al cuore, con la sua voce e il suo pianoforte, persone che ancora non hanno avuto la gioia di conoscerlo. 

Prima o poi avrò qualcosa di nuovo da scrivere: forse già domani, chissà.

                                             AUGURI!

sabato 21 dicembre 2013

E TU, COSA CANTERAI?


Oiseau de nuit un peu moqueur,
Faiseur de pluie, parfois menteur.

Georges Moustaki, Les Musiciens

Stasera si farà festa, nel locale torinese che è nel cuore di molti: si saluterà l'inverno e ci si scambierà gli auguri di Natale, e si renderà omaggio, sul palco, all'artista con i capelli scomposti e la barba bianca, quello che tanti ricordano per Lo straniero (Le métèque, in francese, che meglio rende il senso del termine rispetto a quello italiano) o per Milord, ma che ha una ricca e longeva produzione. Un gruppo di dieci artisti - e Mimmo è tra questi - tra cui una band, stasera, canterà le sue canzoni. In casi come questo è interessante vedere come un artista rende e fa proprie canzoni di un altro. Credo ci sia molto spirito di amicizia in quello che accadrà stasera. Sarà sicuramente uno di quei momenti che passerà negli annali del locale, un giorno da ricordare. 


Georges Moustaki, che si era esibito in giro per il mondo davanti a pubblici sterminati, così racconta la particolare emozione di cantare al FolkClub.

...ho suonato nella piazza principale di Madrid dopo la caduta di Francisco Franco. Di fronte a un milione di persone, un’emozione grande, ma cerebrale: ti dicono che hai un milione di persone davanti, ma non le vedi. Qui al FolkClub, invece, sono non più di 200 per volta, ma li guardi tutti negli occhi, non c’è paragone!



martedì 10 dicembre 2013

UN POSTO VICINO A CASA



Questo locale, dove si può andare per sentire musica e mangiare, è vicinissimo a casa mia. Ci passo davanti tutti i giorni. Ci sbircio dentro e leggo i menù proposti, sia quelli musicali, sia quelli gastronomici; leggo e porto con me le locandine lasciate a disposizione, e mi riprometto ogni volta di andarci. La cosa dura da tempo, ma, come spesso accade nonostante i buoni propositi, non ho ancora mantenuto fede all'intenzione. Ieri sul nostro quotidiano è apparso un articolo, dedicato al locale e alla sua storia. Così, dopo averlo letto, ho pensato, come lo penso tutte le volte che ci passo davanti, che lì dentro mi piacerebbe sentir suonare Mimmo, e ho pensato che forse, chissà, lì si sentirebbe a suo agio. Ci sono tutti gli ingredienti: il fondatore del club è un ottimo musicista, il locale un tempo ospitava un opificio dove si costruivano botti, a due passi c'è una grande cantina sociale che ultimamente sta, pur nei grandi numeri, prestando maggiore attenzione alla qualità, e proprio a fianco c'è una clinica veterinaria, giusto per fargli sentire aria di famiglia.
Insomma, devo decidermi ad andarci, al Club vicino a casa che si chiama Jambalaya.
Sono entrata nel sito e l'ho studiato a fondo
Ecco il link. http://www.jazzlounge.it/
Ed ecco quello della pagina su Facebook.
 https://www.facebook.com/JambalayaJazzClub

martedì 3 dicembre 2013

QUESTIONE DI TESTA



Argomento molto caro a Mimmo, quello dell'età, e in particolare della non corrispondenza tra età anagrafica ed età che effettivamente si sente di avere. Ha sfoggiato la sua battuta inossidabile su quelli dell'anagrafe, (variante se li incontro li sgozzo, l'altra: se li acchiappo li gonfio) anche durante la conversazione televisiva registrata in quel di Lecco. Per inciso, mi preme dirlo, durante quella trasmissione, al di là delle battute inossidabili, ha dato il meglio di sé, ed io mi sono sentita molto a mio agio proprio perché lo era lui. I conduttori lo guardavano divertiti e ammirati, esattamente come divertita e ammirata lo guardavo io, che a tutt'oggi non mi sono ancora stancata di starlo a sentire, e sapete perché? Perché al di là del fascino personale, al di là della voce, al di là delle qualità artistiche, che gli riconosco in tutta obiettività, si pone in maniera simpatica, seria, ponderata, e soprattutto non sale mai in cattedra, non è mai trombone, e ancora dai suoi gesti e dalle sue espressioni traspare il ragazzo di provincia pieno di entusiasmo e di desiderio di scoprire il mondo. Questa è forse la sua più grande qualità.
Che il restar giovani sia una questione di testa, come recita il titolo di un libro dello psichiatra e gerontologo francese Olivier de Ladoucette, è un concetto ormai assodato, che trova concorde il nostro amico Mimmo, di cui riporto una piccola riflessione:

“…E noi ragazzi vecchi o vecchi giovani….”(“Siamo noi” - 1991)
Sì, è così…. dipende dal punto di osservazione, dall’angolo della prospettiva.
Ma ho visto ragazzi più vecchi dei loro nonni e nonni con l’anima dei nipoti.
E’ una questione di aspettative, di desideri, di volontà, di curiosità, di appagamenti.
Col fisico si trova sempre un accordo, una mediazione… più o meno
 .

Nel mio caso una questione di testa sembra essere anche apparire più vecchia, perché proprio a causa dell'aspetto della mia testa,  o meglio di ciò che la ricopre, la chioma argentea, che è stata frutto di una scelta ponderata, e di cui sono molto contenta, mi sento chiedere continuamente da quanto tempo sia andata in pensione, e come mi trovi in questa condizione. La cosa mi disturba un po', ma solo perché il mio pensionamento è previsto per il 2027. 
Tornando al libro, come al solito non sono andata a cercarlo, ma è lui che mi ha fatto una corte spietata alla quale ho dovuto cedere. Spesso con i libri ho un rapporto fisico, come Mimmo con il pianoforte (si parva licet: io parva, lui magnus), e se mi chiamano rispondo, talvolta mi arrendo. Pubblicazioni sull'argomento ce ne sono tante, sia rigorose e scientifiche sia più divulgative. Questa è opera di un addetto ai lavori, ma ha il dono della leggerezza, si può leggere quasi come un romanzo e ogni capitolo è introdotto da una citazione pertinente all'argomento trattato.
Ne scelgo una, un po' frivola, di Coco Chanel: Nessuno è giovane dopo i cinquanta, ma si può essere irresistibili a tutte le età
Rester jeune, c'est dans la tête: questione di testa, anche bianca.

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