Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

domenica 30 settembre 2012

UN PEZZO DI CUORE



Ho anche sofferto in questo posto, e soffro ancora; mi ci sono tanto arrabbiata e mi ci arrabbio ancora ... però sono ventisei anni di vita trascorsi lì dentro, e uno spicchio di cuore rimarrà sempre impigliato tra quei libri,  e inciamperà in quella scaletta misteriosa che conduce al ballatoio. Nella sala settecentesca, bellissima sempre, ma struggente quando il tramonto la infiamma, con le scaffalature originali, ma con brutte sedie moderne del tutto estranee all'ambiente, si svolgono spesso dei concerti, tutti a titolo gratuito, per chi suona e per chi ascolta. Sono stati ospitati tanti musicisti, tanti strumenti. In molte occasioni ho visto un pianoforte arrancare per le scale, stazionare alcuni giorni e poi andare via, neanche tanto dispiaciuto, perché sapeva di tornare. Violini, viole, contrabbassi, flauti, sassofoni, liuti, clavicembali, trombe, chitarre e voci hanno trovato ospitalità nella sala che ancora non tutti, in città, conoscono. Musica classica, jazz, arie d'opera, canzone napoletana, perfino, più volte, circa trenta elementi di una banda, cori, lezioni-concerto. Mai, a meno che non mi sia persa qualcosa, un cantautore. Mi ci sono soffermata più volte, su questo pensiero, ma così, per il mero gusto di fantasticare. Non c'è bisogno di sottolineare che l'oggetto delle mie fantasie non era un cantautore qualunque: questo i libri, molto sensibili e intuitivi, l'hanno colto da un pezzo. Ora credo che chiuderò gli occhi e ascolterò il mio concerto immaginario: che la musica inizi; la scaletta prevede brani un po' dimenticati. Il primo è...

I MUSICISTI SON COSÌ



Attenti a quelli con il cappello: potrebbero riservarci delle sorprese... Per ora hanno tutta l'aria di divertirsi molto. Testimonianza di un'allegra e variegata Festa della Musica in una cittadina del sud della Francia, il 21 giugno 2010, e non il 20 come appare sull'immagine.




sabato 22 settembre 2012

DI NUOVO INSIEME

Nella vita è questione di occasioni, di attendere il momento opportuno, di saper aspettare e anche di volere fortemente le cose. Mimmo questo lo sa bene. Non è uno che ha fretta, sa che arriverà il momento giusto per realizzare i progetti che ha in mente.
Io a volte ho fretta, sono colta da smania e anche nel caso odierno,  la smania di raccontare, tenuta con difficoltà a bada solo per una sera e una notte, ha avuto il sopravvento.

Ho saputo che Mimmo e Greg torneranno a suonare insieme, dopo alcuni anni in cui ciò non accadeva. Accadrà nel 2013, in un aprile che sarà decisamente incantevole per chi, appassionato dell'uno e dell'altro e di tutti e due insieme, potrà finalmente ritrovarli. L'occasione è particolare, il luogo pure. Si tratta del compleanno del Folkclub di Torino, il venticinquesimo, e, come direbbe Mimmo quellidelfolkclub hanno messo su un programma a dir poco strepitoso o pazzesco, (il lessico è tutto suo) da far venire voglia di chiedere un anno sabbatico e trasferirsi a Torino per gli otto mesi in cui si susseguiranno, sul palco del locale di Via Perrone, ospiti prestigiosi italiani e stranieri, dalle diverse anime artistiche. Ce n'è per tutti i gusti, e il denominatore comune è la qualità.

Manca ancora tanto tempo, ma per gli artisti, per alcuni in particolare, è necessario programmare con largo anticipo. Mimmo prima avrà da percorrere tante altre tappe, e forse quando si esibirà con Greg (e magari non sarà l'unica occasione) sarà nel pieno della promozione delle sue nuove canzoni, che in quell'occasione più che mai saranno vestite a festa, ma con elegante sobrietà, senza troppi fronzoli. Come una signora che indossi  un tubino nero e una collana di perle.

(Sobria è sobria, la collana c'è, un po' di presunzione pure: da qui a reggere il confronto con un  concerto di M.& G.)

Manca ancora tanto tempo, e mi son posta (ormai è tutto un pormi problemi, un ponderare) il problema se parlarne o meno. Perché no, non si tratta di indiscrezioni, di trafugamenti di notizie: il programma della stagione 2012/2013 del locale torinese è stato pubblicato sul sito http://www.folkclub.it/. Invito a esaminarlo con attenzione. Io ci ho lasciato occhi e cuore.

Ci tornerò, sull'argomento, e forse non solo sull'argomento. Intanto, mi riapproprio del presente: oggi Mimmo è di nuovo tutto della Calabria, liquiriziapeperoncinobergamotto (giusto per giocare con i luoghi comuni,  sarebbe come maialettomalloreddusmirto  per noi sardi)  e lo sarà anche domani, protagonista con i Sud/Ore,  Iskra Menarini e l'attrice Tiziana Di Masi, di altri due momenti del Legality Band Project, in uno spettacolo di musica e teatro dalla forte connotazione sociale, che persegue importanti obiettivi.
Queste sono cose note. Quanto al resto...
C'è tempo c'è tempo
C'è un po' di tempo ancora
C'è tempo c'è tempo
Per ritrovarci...là

giovedì 13 settembre 2012

UN NUOVO PRETESTO PER BRINDARE


Poco fa sono rientrata a casa carica di borse della spesa. Ho posato le borse, ho iniziato a mettere a posto i miei acquisti (la cosa più noiosa). Nel frattempo ho messo su la caffettiera, ho acceso il computer e acceso il lettore CD. Sono in fase di tradimento, e sono anche molto felice perché ciò che ascolto, bella musica di un   artista che ho avuto la fortuna inaspettata di sentire qui poche settimane fa,  mi migliora l'umore. Nonostante questi piccoli, doverosi tradimenti musicali, percorsi di crescita, appena accendo il computer  mi metto a fare il cane da tartufi, e trovo una notizia curiosa. Pare che Mimmo abbia vinto "IL BACUCCO D'ORO". Sarà uno scherzo? - penso - e subito mi viene in mente che potrebbe arrabbiarsi molto, lui che parla sempre di gonfiare quelli dell'anagrafe, se li becca. Dare del bacucco a Mimmo, ma chi è l'ardito e insieme incosciente che osa tanto? Poi capisco che non è uno scherzo, è proprio vero, ha vinto un premio anche di un certo prestigio, il "Bacucco d'oro" 2012. Questo premio, giunto alla sua diciassettesima edizione (diciassette, come gli album di Mimmo) è nato nella cittadina di Arsita, in provincia di Teramo, e la sua esatta denominazione è "Premio nazionale di teatro, cinema, spettacolo e televisione "Bacucco d'oro". In passato lo hanno vinto personaggi davvero rappresentativi (non tutti, qualcuno un po' meno, ma comunque noti) e ora tocca a lui. Tra i nomi che sono stati fatti, come possibili destinatari, Mimmo - lo sosterrei al di là del mio "ruolo" - è sicuramente quello che lo merita di più. A suo tempo dedicai un post a Mimmo e ai premi, esaminando i vari ruoli di premiato, premiante, ospite.  In alcune occasioni, in passato, ha dichiarato che dei premi non gli importa molto, a parte qualche eccezione. Sono fermamente convinta che nelle eccezioni rientri anche questo premio, che smentisce per una volta il detto nemo propheta in patria. Mi par di sentirlo, mentre si dichiara felice e onorato del riconoscimento, che gli verrà consegnato sabato 15 settembre. Mi sono studiata tutti i significati del termine bacucco, per vedere se ne avesse altri oltre quello di vegliardo, certo il più noto, (a proposito, pare  che in questa accezione derivi da Abacuc, profeta minore che viene rappresentato con le sembianze di vecchio con la barba bianca), e ne ha, anche se ora non mi soffermo,  ma poi ho letto come  il "Bacucco d'oro" non abbia attinenza con vecchi e barbe, e neppure con imbacuccare, ma che Bacucco sia l'antico nome della cittadina di Arsita. Toponimi curiosi ce n'è in tutte le regioni d'Italia, e l'Abruzzo mi pare abbondi.

Bene, questo era un fuori programma, non mi trattengo oltre perché il dovere mi chiama, e anche il caffè, che ormai sarà freddo. Sono felice e onorata per questo premio e non è escluso che più tardi brindi alla sua salute. Ogni occasione è buona, per brindare, figuriamoci questa.  

mercoledì 12 settembre 2012

IL MOSTRO


Non faccio parte del giro, ma mi auto-invito al dibattito sul video di Cara Lucia. Intanto mi pare di ricordare un vecchio commento di Mimmo a quel video, che forse qualche fan aveva postato sulla sua pagina, in cui definiva l'autore o un genio, o completamente folle. Lo aveva colpito già in passato, e oggi nella sua carrellata in giro per il web, lo ha ritrovato, e gli ha suscitato la stessa reazione. Che cosa abbia  spinto l'autore del video a utilizzare immagini e scene tratte da un film di Benigni, e insieme Cara Lucia,  come commento musicale, non so bene. Forse la suggestione gli è nata guardando uno sketch di un programma televisivo condotto da un cantante celebre, quello in cui Benigni detta e il cantante al tavolino scrive, (Cara Lucia, scriverti è un problema...) che è divenuta la prima sequenza del video. Certo è un estimatore sia di Mimmo sia del nostro amato e geniale regista e attore, di cui escono ora in Dvd le vecchie puntate di Tele Vacca, divenuta per censura Onda libera. Forse qualcuno dalla mia età in su le ricorda. Lo stesso autore, in un commento al video dice che le sequenze scelte non c'entrano molto, con la canzone, ma che si è divertito parecchio. D'altronde talvolta si inseriscono immagini che non hanno molta attinenza, a corredo di un video o di un post, come ha fatto Mimmo con la foto del monumento ai Musicanti di Brema, sul suo post sul desiderio di... aria fresca. Una foto di New York come luogo dove tutto è un turbinio di nuovi stimoli,  mi sarebbe sembrata più pertinente, ma lui, niente, ha messo Brema. Per non parlare della mia foto in apertura: cosa c'entra la mucca d'artista con l'argomento di oggi?


Solo una cosa vorrei ancora sottolineare in questo breve post: le scene del video mi paiono tratte dal film Il mostro, non da Johnny Stecchino. Forse la spiegazione sta tutta lì. Sia Benigni sia Mimmo, per l'autore del video, sono dei MOSTRI DI BRAVURA, ciascuno nel suo ambito. Benigni lo abbiamo sentito anche cantare, più volte, e con Mimmo si sono anche incontrati al Tenco, come è noto ai suoi biografi. Ora è il turno di Mimmo come attore, anzi come primattore. Lancio un appello a Benigni, perché lo scritturi per il prossimo film. Mimmo scrive anche la colonna sonora. Prossimo Leone d'oro a Venezia, così tornano a vincere i film italiani.

GRAZIE A GISE PER L'IMMAGINE DEI MUSICANTI

venerdì 7 settembre 2012

INGORDIGIA

Oggi giornata di grandi scoperte, e conseguente atteggiamento ingordo. Prima il sito con le immagini, ora l'intervista. Avendo sempre antenne ben dritte, sono andata cercando dove fosse pubblicata quella annunciata, nuova intervista a Mimmo, e in men che non si dica, l'ho scoperto: sulla rivista "Suono" di settembre 2012, appena uscita online, e acquistabile anche in edicola tra qualche giorno. Io, presa da smania,  ho scelto la via breve e ho fatto l'acquisto online (un paio di mosse, una registrazione, una carta prepagata, e con soli 3 euro e quaranta ecco sul mio computer il giornale e, a pagina 26, l'intervista a firma Chiara Garufi, intitolata indovinate come...? "Notizie dalla riserva." ... Segno che ogni tanto, seppur dalla riserva, e nonostante la riservatezza, qualcosa trapela. (Mi scuso per lo stupido e scontato gioco di parole, ma non ho potuto resistere).

Cosa faccio ora? Me la vado a leggere, e, se meriterà (sarò molto severa) o se mi susciterà qualche riflessione, ne parlerò. Altrimenti rimarrà una segnalazione, doverosa qua dentro, e chi ne avrà voglia se la andrà a cercare, approfittando della mia segnalazione. 


AMANTEA


Piccolo dono di una nuova alba: una ricca galleria fotografica del concerto del 25 agosto di Mimmo ad Amantea, cittadina della costa tirrenica in provincia di Cosenza, dal nome bellissimo ed evocativo che, dalle mie veloci ricerche, sembra avere una origine araba. Al-Mantiah, significa in arabo “la rocca”. Amantea è molto più bello, per me che subisco il fascino dei suoni armoniosamente uniti insieme a formare le parole.
Mimmo ha frequentato e frequenta molto la Calabria: nel corso delle mie ricerche ho trovato traccia di numerosi suoi concerti in questa terra, e di qualcuno ho, in passato, parlato. Uomo del sud - si definisce - che  il sud ama, ben conosce, e dove spesso si esibisce. Questione di occasioni, di inviti e di feeling. Credo sia stato ricco di soddisfazioni il concerto del 12 di Strongoli Marina, quella Festa della legalità, della quale ho trovato molte notizie sulla pagina Facebook dei SUD/ORE, che hanno pubblicato anche la scaletta della serata e inserito alcuni video.  
Mi sono imbattuta dunque nelle immagini della suggestiva notte di Amantea e, superando una certa ritrosia che mi coglie in questi casi, ho scritto al sito http://www.webiamo.it/, che le ospita, per chiedere l’autorizzazione a pubblicarne qualcuna. Me l’hanno gentilmente e prontamente concessa, per cui ne pubblico alcune, ma suggerisco di visionarle tutte, cliccando su http://www.webiamo.it/webiamo-story/28-anno-2012/1633-locasciullo-amantea.html perché forniscono tutte spunti interessanti. Ciascuna di esse mi ha suggerito un pensiero e mentalmente le ho corredate di didascalia. Ho visto un pubblico attento e divertito. Irretito dalle lusinghe verbali e dalle doti affabulatorie del Cantante. Io come al solito non resisto e mi lancio nel gioco “ora sta cantando questa canzone” (gioco assai facile - ma in questa occasione non ho potuto farlo - quando lo vedo in piedi con un calice in mano, o in casi di difficile reperimento, di bottiglietta d’acqua minerale da mezzo litro. Lo capirebbero anche i sassi cosa sta cantando, figurarsi un’agiografa posseduta dall’Oracolo di Delfi), oppure “ora parla del romanziere austriaco”, o “di quando non c’era ma c’era” o annuncia che è “ora di chiudere”.
Giocate anche voi, non lasciatemi sola, vi imploro.
Ecco la mia piccola selezione.

La mia Band!

Il viatico di un artista. Provvidenziale tablet!

                                                    Compiaciuto della sua boutade

Ma perchè continuano a chiamarlo Locasciullo? In lui albergano tante diverse anime, quindi è giusto il plurare: LO-CA-SCIUL-LI. 

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