Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

venerdì 11 marzo 2011

TU QUOQUE, MIMME? A NON CAMBIARE IDEA SONO SOLO GLI IMBECILLI



Così dice qualcuno, ma io sono rimasta alquanto sorpresa quando ho visto (molto in ritardo, solo oggi, anzi adesso) l'irriducibile, e anche in qualche caso un po' integralista, Mimmo Locasciulli (di nuovo? continuo a chiedermi se ci sia mai stato, in passato: a me pare di si, ho questo ricordo, poi all'improvviso, la scomparsa misteriosa) su facebook. Ci sono arrivata attraverso un percorso tortuoso, per sentieri secondari un po' nascosti. A dire il vero da un po' esisteva una pagina in costruzione, nella quale confluiva tutto quanto sul social network avesse a che fare con Mimmo, ma io pensavo fosse un'altra "questione di fans". Avevo pure messo il mio buon "Mi piace" perchè non posso tollerare che ci sia gente scadente che ha migliaia di consensi e Mimmo, perchè il buon gusto non è così diffuso, perchè magari molti dei suoi fedelissimi non amano i social network, assai pochi, finchè, non avessi visto con i miei occhi non ci avrei creduto, mi trovo davanti alla solenne dichiarazione ufficiale "Sono approdato su Facebook alle 22,53... dopo aver navigato a vista: questo è il mio diario di bordo" Buon viaggio. (Era il 28 febbraio).

Gli dedicano un cuoricino palpitante di benvenuto, cui risponde con un "mi piace." Mimmo, sei tu? Stai bene? Devo preoccuparmi e chiamarti un dottore? Sono quasi sotto shock e non resisto all'impulso di manifestare subito subito il mio disorientamento. Molto più in linea con il tuo "sentire" che ami comunicare, non essere su FB, ma se sei approdato un motivo ci sarà. Più tempo a disposizione? Bisogna adeguarsi ai tempi? Così fan tutti, anche chi non ama strade percorse da tutti? Inviti accorati da parte dei fans? Approdo sereno o naufragio? In fondo tutto è divenire, tutto è movimento e tutto scorre, è cambiare idea non solo è umano, ma anche auspicabile, tuttavia... mi è difficile immaginarti davanti al tuo computer che "posti" e che "clicchi" su "Mi piace". Si presenta l'occasione per scrivere, anche brevemente, qualcosa che valga la pena leggere in un luogo dove spesso impera lo sciollorio, su quel nuovo diario di bordo ancora quasi del tutto intonso. Dopo il sito e l'ufficio stampa, sarà per me d'obbligo anche una visita quotidiana sulla pagina di Mimmo, d'ora in poi.

Dissento un po', ma come posso, proprio io, sempre sulle sue tracce, non dichiararmi in fondo felice di incontrarlo, dovunque sia! Siccome non so come si mettano, i cuoricini su facebook, e non voglio neppure impararlo, (la verità è che non resisterei e diventerei una compulsiva e molesta postatrice di cuori) e l'unico posto dove mi comprometto in modo irrimediabile è questo mio felice non luogo, lo inserisco a corredo del post, un bel cuore: un bel portachiavi, o portamonete, con l'iniziale M. Il romanticismo a mio avviso non deve essere disgiunto da un sano senso pratico e un portachiavi-portamonete nuovo può tornare utile.

Una delle mie solite poche certezze è che mai e poi mai, mi apporrà un "mi piace", Mimmo, qui dentro. Vale anche solo se lo pensa, altrimenti è proprio un cuore di pietra, quest'uomo.

In ogni caso Mimmo Locasciulli is on facebook. Ci rifletto su ancora un po' per non fare passi azzardati - la decisione deve essere ben ponderata - ma ho il sospetto che un mio "Mi piace" non tarderà a comparire, su quella pagina.

P.S. Domenica 13 marzo. Ho ponderato e deciso che "mi piace". Quota 12! Bisogna fare un po' di sana promozione, molti neppure se lo immaginano, questo evento epocale!

giovedì 10 marzo 2011

VERSIONE DEFINITIVA?

Eccola, finalmente! I fans erano in fermento, non stavano nella pelle nell'attesa che venisse finalmente pubblicata la locandina, versione definitiva - chissà - delle quattro serate che lasceranno un segno nel mondo dello spettacolo in generale, della musica d'autore in particolare e infine nel nostro sensibile cuore di appassionatissimi di Mimmo Locasciulli. Non so quando gli sia venuta in mente, l'idea di ripercorrere la parte più luminosa della sua lunga carriera, se sia stata estemporanea o maturata nel tempo, so solo che a me è sembrata bellissima. I concerti sono a sostegno di Operation Smile http://www.operationsmile.it/e questa (a Mimmo capita spesso di devolvere parte, o anche di più, dei proventi a sostegno di importanti iniziative e associazioni, ci è già capitato di parlarne) è un'ottima cosa. Essendo io una molto curiosa e attenta, mi sono guardata gli sponsor, e senza addentrarci troppo, di due mi sono subito saputa spiegare il perchè. A quella radio Mimmo è affezionato, ci è andato ospite e si è fatto intervistare, e quelle interviste mi sono state utili per il mio lavoro (non ridacchiate sotto i baffi: di lavoro si tratta, nella sua forma più nobile, quella senza nessun tornaconto materiale, ma con un tornaconto spirituale ed emozionale immenso). Un altro sponsor temo che abbia a che fare con l'altra vita, e qui c'è commistione, ma non credo conflitto di interessi. L'ultimo, chissà, dovrei controllare qualche etichetta e temo che non sarà facilissimo. Gli sponsor servono, c'è poco da fare: senza denaro, ahimè, si fa poco.

Sono stata incuriosita anche dal coautore del progetto; mi sono documentata e questo giovane signore ha molto a che fare con l'ufficio stampa che io spesso scandaglio, non solo in relazione a Mimmo.
Mi è stato utile per ampliare i miei orizzonti, quindi grazie. Questo signore scrive di tematiche musicali, e il protagonista di un suo libro, nel quale si dice che è un fenomeno, (in effetti etimologicamente parlando lo è: appare, si manifesta molto spesso) è un cantante toscano noto, cui mi accomuna la statura e l'amore per la sua terra. Conduceva una trasmissione alla radio, il cantante toscano, e un bel giorno Mimmo c'è andato ospite, pensate! Si è divertito ed è stato pure coinvolto nel momento clou della trasmissione: la telefonata a sorpresa a un signore estratto a sorte dall'elenco telefonico, ignaro non ascoltatore intento a masticare, perchè era ora di pranzo. Non credevo alle mie orecchie. La radio gli piace, d'altronde il suo recital si intitola Radio Days. Ogni tanto qualche insonne mi dice che lo ospitano in studio, o gli telefonano, di notte, nel corso di qualche trasmissione radiofonica. Io a quelle ore tarde sono già al Cinema Bianchini (tra le lenzuola e i cuscini) che me la ronfo beata. Certo essere svegliata dalla voce di Mimmo che conversa alla radio sarebbe un'esperienza "fondante", ma mi verrebbe una forte tachicardia, come dopo aver bevuto una caffettiera da dodici tazze, per l'intensa emozione.

Il 30 marzo, serata d'esordio, gli ospiti sono il cantante folk, comico, cabarettista abruzzese grande amico di Mimmo, e la Signora musicista e studiosa coltissima e impegnata. Del primo non sarei mai venuta a conoscenza se non mi fossi messa in testa di diventar locasciullologa. Volevo vedere cosa facesse, questo signore che dice che già suo padre, prima di lui, faceva il CD (coltivatore diretto: ce lo ricorda sempre anche Mimmo, la professione che si intraprende è spesso scritta nel Dna) e in rete ho trovato molto materiale. Un po' mi ha fatto ridere, un po' no, un po', con rispetto parlando, l'ho trovato becerotto. Vedremo quale tra queste reazioni prevarrà quando lo vedrò sul palco. So che ha partecipato a una nota trasmissione televisiva, immagino notturna, che io non ho mai visto. Sono tra quelli rimasti legati a "Quelli della notte". Dopo, tutto, è stato una copia sbiadita. Quanto mi faceva ridere Frate Antonino da Scasazza, con i Nanetti di Sani Gesualdi. Dopo l'attore che lo impersonava, allora alle prime armi, non mi ha (quasi) mai più fatto ridere.

Tornando al nostro argomento dopo la solita digressione: apparentemente i due ospiti della prima serata, sono agli estremi opposti, ma chi lo sa? Non sarà meglio, forse, andare più a fondo oltre la superficie? E se ci fosse una coincidentia oppositorum? così ancora una volta mettiamo insieme latinorum e filosofia.

Certo, sentire Mimmo che canta Aiuto! mentre Alex suona la chitarra, o ascoltare la musica dell'organetto di Ambrogio sarebbe una bella esperienza, ma nella vita è così, non si può avere tutto: ormai sono temprata e non punto più i piedi come facevo da bambina, quando la domenica, da buona ultima nata un po' capricciosa, facevo le bizze, perchè volevo un bambolotto, o una palla (cose piccole, capricciosa, ma di condizione modesta) e ai miei tempi, lontani, la domenica i negozi erano chiusi.

Mi auguro che le serate vengano tutte registrate in maniera altamente tecnologica, e che magari in futuro siano messi in vendita dei Dvd a imperitura memoria. Un altro bel cofanetto (di gemme) non mi dispiacerebbe, sarebbe per me cibo e ornamento. Dopo averli guardati, i Dvd di Mimmo, io son capace di cibarmene, o di usarli come collane...


venerdì 4 marzo 2011

ABBONDANZA E CARESTIA

Mi spaventa sempre un po’ la troppa abbondanza, perché invece di permettermi di godermela senza pensieri, la mia natura mi porta a pensare che ad essa, inevitabilmente, seguirà un periodo di carestia. Si, certo, ad esso, per lo stesso principio di alternanza, seguirà di nuovo un buon raccolto, ma, sempre la mia indole dalla quale tento disperatamente di dissociarmi, senza riuscirvi, mi impedisce di spingermi troppo in là nel futuro.

Il giorno in cui ho trovato nel sito di Mimmo la notizia di un suo concerto in Sardegna, il giorno 8 aprile, ho esternato un grande entusiasmo. In realtà dentro di me, sono rimasta attonita, e forse alquanto fredda, non perché quella notizia non fosse in grado, in sé, di rendermi sommamente felice (almeno questo era il mio pensiero, in passato, quando mi crogiolavo in un’attesa messianica…) ma perché ero ormai da tempo entrata nell’ordine di idee che, se avessi voluto assistere ancora una volta a un suo concerto, avrei dovuto preparare la mia valigetta, e raggiungere la penisola. Insomma, avevo, ammesso di averle mai avute, perso del tutto le speranze e mi ero ormai abituata all’idea di non vederlo mai davanti a un pubblico sardo, Mimmo Locasciulli. E poi… e poi le cose arrivano quando meno te lo aspetti, e questo vale sia per quelle in fondo di non vitale importanza, in grado però molto più di altre di addolcire la vita, sia per quelle, invece, di importanza più sostanziale. A me è capitato talvolta, proprio dopo aver messo sopra certe cose non una pietra, ma un macigno, di trovarmele lì, a portata di mano, e di rimanere disorientata.

Leggere che questo misterioso concerto si sarebbe tenuto in un piccolo paese del Medio Campidano, Serrenti, a circa trenta, quaranta minuti da Cagliari, un paese agricolo dove insospettabilmente esiste un teatro, bello, accogliente, nuovo, mi ha messo una certa curiosità. Mi sono messa sulle tracce di festival e rassegne presenti sul territorio ad aprile, e non ho trovato niente. Sono entrata nel sito del teatro http://www.teatrodiserrenti.it/ e ne ho scandagliato le pagine senza trovare alcunché. L'ho apprezzato attraverso la galleria fotografica e mi sono virtualmente seduta su una di quelle 250 confortevoli poltroncine rosse. Il teatro, in attività dal 2006, si propone soprattutto come luogo culturale dall’impronta fortemente identitaria. Il mistero si fa sempre più fitto. Un pomeriggio di sole andiamo a vederlo da fuori, questo teatro che non conosciamo. Dalla superstrada si scorge il profilo dell'edificio, che dovrebbe rappresentare la sagoma di Momothi, una figura ben nota a tutti i bambini sardi. Una specie di spauracchio, di uomo nero, di fantasma. Un’entità inquietante e misteriosa. "Mi*, fai da bravo, che se no viene Momothi" – dicevano, e forse dicono ancora alcune mamme sarde ai loro pargoli indisciplinati o irrequieti, infischiandosene dei consigli di pedagogisti, psicologi e neuropsichiatri infantili.

Passano i giorni e finalmente nel sito di Mimmo appaiono nuove notizie: l’indirizzo web dell’associazione culturale promotrice dell’evento e il nome della rassegna. L’associazione di chiama Shannara e la rassegna, Forma e poesia nel jazz.

Ieri nel sito dell’uffico stampa http://www.cartadamusica.it/ di M. è apparso il programma dettagliato di tutta la rassegna, http://www.cartadamusica.it/6424/ che si svolgerà tra marzo e maggio al Teatro Massimo di Cagliari, e, nei giorni compresi tra l’8 e il 10 aprile, al Teatro comunale di Serrenti. Mimmo sarà lì come già detto, il giorno 8 venerdì, in trio con Matteo e Fabrizio.

Non mi soffermo sugli altri splendidi eventi della rassegna, perché andando nei siti citati troverete tutto e non mi pare il caso, qui, di riassumere o di riportare pari pari cose scritte molto bene da altri.

Allo stesso modo nel sito di Shannara http://www.shannaraspettacolo.it/ da oggi è possibile trovare tutte le notizie su Forma e poesia nel jazz.

I nostri due principali quotidiani, La Nuova Sardegna e l’Unione Sarda, hanno dato risalto alla rassegna, che è stata presentata ieri, e qualche parola è stata dedicata al Nostro. Qualche collega gentile mi ha fatto pervenire La Nuova, aperto alla pagina in cui in neretto appariva il riferimento al mio Cantante, con accluso un foglietto con tanto di freccia. Ormai una piccola parte dell’ufficio (in principio fu la catechizzazione) è coinvolta nella questione e qualcuno dice che verrà, a sentire questo prodigio divenuto familiare grazie alla collega stramba, che sembra aver definito per bene le sue priorità: Cantante e blog. Tutto il resto è svolto con coscienza, tutto il resto è vita, ma viene dopo.

Il prolifico e atipico cantautore…- scrive il giornalista - che ha mosso i primi passi al Folkstudio… ha al suo attivo 17 album… Sono curiosa di leggere cosa scriveranno dopo, chi lo intervisterà, cosa gli chiederanno…Ho il sospetto che non riusciranno a stupirmi.

Intanto io, del tutto ignara dell’approdo del naufrago col pianoforte in terra sarda, ero stata fortemente attratta dall’evento principe tra i concerti locasciulliani di quest’anno; mi riferisco alla decisione, benedetta sia, come amo dire di solito io, di Mimmo Locasciulli, di festeggiare i suoi trent’anni di carriera, ma io direi meglio di notorietà, con un recital in quattro serate, in teatro, a Roma, dal titolo Radio Days, http://www.cartadamusica.it/226/ Trent’anni di storie e controstorie. Mimmo non si smentisce: si diverte molto a far propri titoli di altri; ne abbiamo parlato diverse volte a proposito di alcune canzoni. Lo sottolinea anche lui. Radio Days, ma credo che lo sappiano tutti, almeno i miei lettori lo devono sapere, è un vecchio film di Woody Allen che io ho in cassetta e vorrei tanto recensire, ma vi risparmio, e vorrei tanto vedere di nuovo, ma chi ha voglia di ricollegare il videoregistratore messo in soffitta?

Divagazione: Greg suona con Woody, talvolta, così ho letto. Io chiudo gli occhi e mi lascio trasportare: "Stasera a New York il prolifico atipico chirurgo cantante romano d'origine abruzzese naturalizzato newyorkese, si esibirà in trio con Woody al clarinetto e Greg al contrabbasso. Ormai Locasciulli è una realtà imprescindibile nelle notti della Grande Mela."

"Di fronte al prestigioso club molte persone si lasciano andare a scene isteriche perché non si son procurate per tempo il biglietto. Una piccola donna sarda, arrivata dopo aver viaggiato per mesi nella stiva di una nave mercantile ed essersi nutrita solo di avanzi della ciurma, è svenuta davanti alla porta del locale. Qualcuno ha insinuato che fosse una simulazione per attirare l’attenzione, quindi nessuno l’ha presa sul serio e le ha prestato soccorso. Il giorno dopo è stata trovata assiderata. Peggio per lei."

A me non capiterà di rimanere senza biglietto, perché appena ho saputo della bella festa in cui Mimmo ripercorrerà questi trent’anni, esibendosi ogni sera con una formazione diversa e ospitando ogni sera artisti che hanno collaborato con lui nel corso della sua carriera, o semplicemente con cui ha un’affinità, o che gli sono amici, ho subito telefonato al Teatro Golden di Roma e ho prenotato, con una voce un po’ incrinata dall’emozione, per una delle serate. Ho sentito che questa era un’occasione imperdibile, mica tutti i giorni si festeggiano trent’anni di storie e controstorie: non potevo davvero rinunciarvi.

Ora la serata sarà a sorpresa, quindi quello che l’Atipico schivo ma allegro artista deciderà, sarà comunque gradito, però visto che “solo” l’ho già sentito e sommamente apprezzato, in trio lo sentirò e sommamente lo (li) apprezzerò quando scenderà dalla zattera, magari, se sarò fortunata, nella mia puntata romana, la sorte me lo farà apprezzare in quartetto, o in quintetto, o con la band. Quanto ai suoi prestigiosi ospiti, solo alcuni nomi sono stati resi noti, e mi sembrano pochi per riempire quattro serate, che, come annunciato saranno tutte diverse, per cui il mio sesto senso mi dice che ci saranno diverse sorprese. Fosse stato possibile, non avrei temuto l'abbondanza, ne' l'eventuale successiva carestia, e avrei piantato le tende al teatro per quattro giorni quattro.

Mimmo ti stai preparando? Mi raccomando, applicati. Vedo che c'è un coautore, immagino ci sia almeno un canovaccio su cui, magari, apportare delle variazioni estemporanee. Sento che di quest’evento parlerà il mondo. Per ora, oltre quelli che lo fanno di mestiere, ne parla con molta gioia la tua agiografa di (s)fiducia, caro San Mimmo da Penne. Ora pro Folgorata, che non rimanga mai senza inchiostro.

*"Mi" è un'espressione molto in uso da queste parti. Si usa per indicare, per attirare l'attenzione, per ammonire. "Mi" sta per mira, guarda, come in spagnolo. Il sardo è pieno di parole mutuate dal catalano e dallo spagnolo, lingue che qui hanno fatto da padrone per secoli.


Elenco blog personale